Preparato da tradizione la sera della vigilia, la minestra di arzilla risale al tempo in cui il magro bilancio familiare imponeva alle massaie di sfruttare al massimo le risorse. È un piatto a base di razza e broccolo romano, una specie di cavolfiore verde dalla tipica forma a pigna che ha un sapore molto particolare, tipico dell’ortaggio.
Piatto tipico della serata di Natale, la frittura a Roma contiene al suo interno tutti i sapori tipici della tradizione. Tra calamari, moscardini, broccoli, carciofi, zucchine, patate, cervello e animelle d’abbacchio, mozzarella, cavolfiore e baccalà, il sapore diventa il piatto forte del Natale romano!
Il piatto romano d’eccellenza per il pranzo di Natale. Si tratta di una minestra in brodo di carne, nel quale vengono cotte delle uova sbattute condite con sale, pepe, parmigiano, noce moscata. Questa minestra povera e sobria, dalle antiche origini, è nata per riutilizzare il brodo avanzato in modo gustoso e nutriente, e nel pranzo di Natale è servita come antipasto.
Simbolo della tradizione culinaria natalizia romana, questo dolce ha origini molto antiche, risalenti all’epoca imperiale. I suoi ingredienti sono farina, lievito da pane, la scorza di due/tre limoni e di due arance, pinoli, mandorle, uva sultanina, zucchero, sale e olio d’oliva. Si usa prepararlo il giorno del solstizio d’inverno come buon auspicio per il ritorno delle lunghe giornate di sole, forma che ricorda il dolce stesso.